Elisabetta Lauro / Gennaro Lauro

ZugZwang (2023)

di e con Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro
musica Amedeo Monda
luci Tea Primiterra
produzione Sosta Palmizi, Compagnie Meta (Francia), Cuenca/Lauro (Germania)
coproduzione FESTIVAL DANZA IN RETE – Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche
azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino – Coordinamento azione ResiDance XL per il Network AnticorpiXL in collaborazione con Teatro Akropolis, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Comune di San Vito dei Normanni,TEX – Il Teatro dell’ExFadda con il sostegno del CSC di Bassano del Grappa
il progetto è stato inoltre accolto presso Festa di Teatro Ecologico di Stromboli, Teatro in-folio / Residenza Carte Vive, Invito alla Danza – Barletta, Ménagerie de Verre – Paris, CND – Paris, CENTQUATRE- Paris

Selezionato per NID – Italian Dance Platform 2024

durata 50′ ca

“Chi tenta di interpretare il mondo come un enigma è mosso da un istinto serio, ferreo, profondo, violento, quasi per il presentimento che in fondo alle cose vi sia un filo conduttore, scoperto il quale sia possibile tracciare il disegno per uscire dal labirinto della vita; e insieme da un istinto giocoso, lieve, avido di imprevisto, dall’ebbrezza di chi toglie con meditata lentezza i veli dell’ignoto”
Giorgio Colli – Filosofia dell’espressione

Nel gioco degli scacchi lo Zugzwang indica il momento in cui si è obbligati a fare una mossa, nonostante ci si senta impossibilitati a farlo, poiché si sa che, muovendo, qualcosa andrà sicuramente perduto, se non addirittura tutto.

E allora cosa muovere, e soprattutto come muovere?
Fino a che punto il movimento è uno slancio vitale e quando diventa una fuga o uno stallo?

Due individui, fratello e sorella, si ritrovano come pedine all’interno di una scacchiera, un labirinto di figure in cui sono racchiuse tutte le loro possibilità di movimento e di relazione. Ad ogni figura corrisponde un mondo, un enigma da attraversare e decifrare. Tra deviazioni, incastri e impasses i due provano a disinnescare il gioco, piegandone le regole e chiedendosi quanta libertà sia concessa in un ordine prestabilito.

“Carne, sguardi, labbra, gocce di sudore: la danza dei Lauro è fisica e, insieme, spirituale. Perché in quel non vedersi e poi cercarsi, in quei gesti così legati alla quotidianità, ma resi densi dalla presenza, si ritrae il senso di un andare verso l’altro per fondersi nel passato comune, in quella memoria che vive anche quando sembra estinta e che si manifesta, rendendo possibili gli incontri.”

Elena Nieddu, L’invito

Ricerca creativa

La nostra ricerca è incentrata sull’immagine dello ZugZwang, ovvero quel momento del gioco degli scacchi in cui, tecnicamente, il giocatore è obbligato a fare una mossa, benché muovere non gli porterà alcun vantaggio né lo farà avanzare. In questo preciso momento il giocatore è quindi costretto a un movimento, per così dire, di inerzia che servirà a tenere in vita il gioco in generale più che il suo personale disegno.

Ciò che ci interessa di questa particolare circostanza è che in essa il giocatore per la prima volta prende consapevolezza del fatto di non essere lui a condurre il gioco ma di farne parte.

Il gioco allora si fa giogo e la logica costrittiva della scacchiera diventa di primo piano rispetto alla libertà d’azione del giocatore. Per continuare ad agire come tale, il giocatore dovrà ora tenere conto, con nuova consapevolezza, del fatto che qualunque sua possibilità di movimento è già iscritta nel labirinto di direzioni e relazioni dettato dalla logica del gioco.

Trasposta in altri ambiti della vita, la sintassi della scacchiera ci ricorda una certa logica costrittiva che definisce la nostra identità, la nostra presenza nel mondo, il disegno gerarchico di relazioni in cui siamo cresciuti e quindi le nostre presunte possibilità.

Il dilemma per noi è quindi se, come il giocatore, dobbiamo continuare a muoverci seguendo le regole o invece abbandonarle, o ancora – terza possibilità – accogliere l’impasse come una sfida e cercare un modo nuovo di muoversi, un modo che ci aiuti ad andare oltre.

Partendo da tali riflessioni, ci siamo concentrati su un lavoro di composizione teso a rilevare una scrittura di base, individuando – a richiamo delle caselle degli scacchi – uno spettro di 64 movimenti. Questo spettro è dotato di una struttura familiare, una sorta di albero genealogico, in cui le figure intrattengono una relazione prestabilita tra di loro. Con ciò, il nostro interesse è stato quello di tessere una ‘rete’, creare un labirinto di direzioni, in cui la possibilità di muoversi ha una natura costrittiva, ma anche di comprendere se e come questo impianto può incrinarsi.

In scena saremo accompagnati dal musicista Amedeo Monda, con cui abbiamo lavorato a un reticolato di figure sonore che potesse abbinarsi al nostro intreccio coreografico. Nella ricerca illuminotecnica siamo accompagnati dalla disegnatrice luci Tea Primiterra.

La domanda che ci accompagna è: saprà l’incrinatura farsi spiraglio?

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di e con Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro
musica Amedeo Monda
luci Tea Primiterra
produzione Sosta Palmizi, Compagnie Meta (Francia), Cuenca/Lauro (Germania)
coproduzione FESTIVAL DANZA IN RETE – Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche
azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino – Coordinamento azione ResiDance XL per il Network AnticorpiXL in collaborazione con Teatro Akropolis, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Comune di San Vito dei Normanni,TEX – Il Teatro dell’ExFadda con il sostegno del CSC di Bassano del Grappa
il progetto è stato inoltre accolto presso Festa di Teatro Ecologico di Stromboli, Teatro in-folio / Residenza Carte Vive, Invito alla Danza – Barletta, Ménagerie de Verre – Paris, CND – Paris, CENTQUATRE- Paris

Selezionato per NID – Italian Dance Platform 2024

durata 50′ ca

Press

> Akropolis, la danza dei Lauro apre il Festival Testimonianze ricerca azioni – Elena Nieddu, L’Invito  – 3.11.22

> Teatro Akropolis. Testimonianze ricerca azioni, vol. XIII – Genova, AkropolisLibri, 2022, pp. 81-102 di Gennaro Lauro ed Elisabetta Lauro – (a cura di) C. Tafuri, D. Beronio

> ZUGZWANG – Francesco Bettin, Sipario – 06.05.23

> Una ragnatela di spostamenti: ZugZwang al Teatro Basilica di Roma – Giuseppe Distefano, Exibart – 17.06.23

> ZugZwang – L’immensità di una mossa forzata – Serena Spanò, RadioKaos – 3.07.2023

Date

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