Elisabetta Lauro
OBEY#Logos (2025) – in progress

di e con Elisabetta Lauro
musica Amedeo Monda
produzione Sosta Palmizi (IT), Cuenca/Lauro (DE).
coprodotto da KRASS (IT)
con il supporto di progetto ABITARE 24 – di Equilibrio Dinamico, Comune di Andria, Teatro Pubblico Pugliese, Festival Castel dei Mondi, AREA Mediterranea – Artisti nei Territori a cura di ResExtensa Dance Company, KOMM TANZ/Passo Nord residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto
progetto vincitore di Bando Abitante
Parte di un ampio progetto dal titolo OBEY, #Logos si interroga sulla dimensione del femminile e sul tema della disobbedienza. Il lavoro si sviluppa come un complesso dialogo tra corpo e suono, in un gioco del controllo, tra equilibri, disarmonie, ascolto e conflitto. Il focus della creazione si stringe sull’antica diatriba tra logos e pathos, le due forze dell’animo umano che secondo il pensiero greco vivono in opposizione. Il logos tradotto come “parola, ragione, proporzione” è il principio regolatore di ogni cosa e assume anche il significato di sapienza divina, il pathos invece coincide con la nostra parte più emotiva e meno controllabile, e ci allontana dal divino rendendoci… più umani?
Partendo dal concetto cardine che sostiene il progetto OBEY, ovvero la disobbedienza intesa come elemento necessario a una reale conoscenza del sé, Logos si interroga su quali siano le coordinate sulle quali abbiamo scelto di imbastire la nostra esistenza e se possano davvero esprimere il nostro totale potenziale umano, che è invero fatto di opposti: ragione e sentimento, oggettivo e soggettivo, maschile e femminile. Il sospetto è che l’essere umano abbia ecceduto nell’affidarsi più all’una che all’altra parte, tralasciando e anche osteggiando le parti di sé meno decifrabili.
Che sia arrivato il momento di una controtendenza?
Tutto inizia con un atto di disobbedienza, con una piccola caduta dall’eden in cui le cose hanno un ordine prestabilito. Forse a spingere è la curiosità, forse il dubbio, ma si sceglie di eludere la regola e ci si protende oltre, al di là del punto assegnato. Lo spostamento è di pochi gradi ma niente è più come dovrebbe essere. Quello di cui siamo pervasi, passatoci dai padri dei nostri padri, non risuona più e tutte le virtù, le verità e i principi tradiscono ora una distorsione che ne incrina la stessa natura. Qui, dove tutto vacilla e dove l’assolutismo non trova appigli, risiede l’anima femminile, dimensione altra in cui l’indefinito è possibilità.
di e con Elisabetta Lauro
musica Amedeo Monda
produzione Sosta Palmizi (IT), Cuenca/Lauro (DE).
coprodotto da KRASS (IT)
con il supporto di progetto ABITARE 24 – di Equilibrio Dinamico, Comune di Andria, Teatro Pubblico Pugliese, Festival Castel dei Mondi, AREA Mediterranea – Artisti nei Territori a cura di ResExtensa Dance Company, KOMM TANZ/Passo Nord residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto
progetto vincitore di Bando Abitante
Press
Date