Daria Menichetti
Meru (2018)
di Daria Menichetti
con Francesco Manenti
luci Vincent Longuemare
musiche Michele Zanni
coproduzione Associazione Sosta Palmizi e DanceMe (Perypezye Urbane)
con il contributo di MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo
selezionato da Visionari Kilowatt 2018 e selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore – Azione del Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri
si ringraziano
Cajka Teatro d’Avanguardia Popolare di Modena, Verastasi (Tuscania) e CapoTrave/Kilowatt (Sansepolcro) per aver ospitato il progetto coreografico
Danio Manfredini per il suo sguardo prezioso.
durata: versione breve 15 minuti, versione completa 35 minuti
Ho avuto la fortuna, qualche tempo fa, di lavorare tra le alpi ticinesi in un alpeggio, prendendomi cura di un gregge di capre. In quel tempo mi sono confrontato quotidianamente, giorno e notte, con la montagna, gli animali, la natura, la fatica, la frustrazione e la gioia, la paura, la solitudine e tanto altro ancora. La montagna, la natura in generale, costringe l’uomo a confrontarsi con se stesso. Davanti alla montagna e al suo mondo mi pongo davanti a me. Ogni passo, ogni appiglio raccontano di me attraverso la montagna. Per questo la montagna conserva e mantiene un fascino eterno in tutte le culture, perché ogni volta che ci si incammina tra le sue rughe si inizia, in realtà, un cammino dentro di sé, dentro l’umano”.
(Francesco Manenti)
MERU è la seconda parte di una TRILOGIA SULL’ANIMA iniziata con “Animula” (Produzione Sosta Palmizi 2016). Il monte MERU nel pensiero hinduista, buddhista e jainista, è un monte mitico e sacro, vero e proprio axis mundi che sorregge microcosmo e macrocosmo. In “MERU”, la vetta da scalare è vista come percorso di ascesi, “dal regno della materia alla cima dello spirito”. L’uomo, in continua metamorfosi, attraverso i suoi movimenti entra in risonanza con la montagna, con il suo stare monolitico e con il fluire nascosto di acque, animali e vegetazione, ma anche con la sua anima più selvatica e misteriosa. Partendo dall’esperienza intima che l’interprete ha avuto con la montagna, MERU, cerca la natura di un gesto puro, segue una narrazione onirica come a compiere una meditazione sul fluire mutevole dei paesaggi e delle sensazioni.
Gallery
Meru di Daria Menichetti vede il danzatore Francesco Manenti seminudo eseguire sotto un fascio di luce una sorta di metamorfosi “dal regno della materia alla cima dello spirito”, cercando una risonanza interiore con la montagna, luogo da lui esplorato. Accovacciato, rotolando e contorcendosi, saltando nella polvere bianca sparsa sulla scena, il performer attraverso contrazioni muscolari assume la posizione eretta con gesti lenti, rabbiosi, di lotta, emettendo voci.
Un viaggio intimo e onirico.
Giuseppe Distefano
Video integrale versione breve
di Daria Menichetti
con Francesco Manenti
luci Vincent Longuemare
musiche Michele Zanni
coproduzione Associazione Sosta Palmizi e DanceMe (Perypezye Urbane)
con il contributo di MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo
selezionato da Visionari Kilowatt 2018 e selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore – Azione del Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri
si ringraziano
Cajka Teatro d’Avanguardia Popolare di Modena, Verastasi (Tuscania) e CapoTrave/Kilowatt (Sansepolcro) per aver ospitato il progetto coreografico
Danio Manfredini per il suo sguardo prezioso.
durata: versione breve 15 minuti, versione completa 35 minuti
Date
- 8 Luglio 2023 - 17:00 /17:30 @ Terre d’Arte Festival, Castellarano (RE)