Giorgio Rossi
Lolita (2003)
ideazione Stefano Benni
musiche originali Paolo Damiani
movimenti narranti Giorgio Rossi
scene e disegno luci Michelangelo Campanale
ingegnere del suono Fabio Vignaroli
costumi Beatrice Giannini
assistente ai costumi Veronica Lopez
documentazione video Andrea Baldasarri
in scena
Stefano Benni voce recitante
Giorgio Rossi‚ Aline Nari‚ Silvia Bugno‚ Maristella Tanzi
Paolo Damiani contrabbasso
Achille Succi alto sax‚ clarinetti
Alessandro Gwis tastiere‚ pianoforte
prodotto da RomaEuropa Festival‚ Roccella Jonica Festival‚ Sosta Palmizi
…Lolita‚ luce della mia vita‚ fuoco dei miei lombi.
Mio peccato‚ anima mia…
V. Nabokov
Romanzo composto in un linguaggio superbo, Lolita di Nabokov lascia emergere i personaggi (Humbert, il protagonista, in particolare) con sadica simpatia, immergendoli in un universo quasi grottesco che commenta compiaciuto i propri riti e le proprie debolezze. La Lolita raccontata da Stefano Benni si mescola con altrettanta ironia e poesia alla sonorità jazz di Paolo Damiani ed ai movimenti del coreografo Giorgio Rossi.
Nel romanzo l’aristocratica mediocrità di Humbert è travolta da quel luminoso oggetto del desiderio che ha un nome per ogni occasione (Lo, Lola, Dolly, Dolores e finalmente Lolita fra le sue braccia) e l’austero professore va alla deriva, ammaliato dalla spensierata e proibita sensualità della ragazzina e dal miraggio di una giovinezza cui tenta disperatamente di rimanere aggrappato nonostante si prenda gioco di lui. Il romanzo di Nabokov offriva, nel 1955, una istantanea bruciante dell’America di allora, dominata da miti ed ossessioni (soprattutto il sesso), mentre continuava la sua incessante investigazione attraverso il tema dell’identità, intramontabile indagine presente in ogni parola di Nabokov, financo nella scrittura stessa. Benni, Damiani e Rossi esaltano il testo di Nabokov, raccontano l’amore per l’amore che abbatte le diversità e i pregiudizi, tessono un più alto e schietto elogio degli amori impossibili.
Stefano Benni ha scelto alcuni brevi brani della Lolita di Nabokov, aggregandoli con suoi brevi raccordi: e così Humbert conduce lo spettatore in un viaggio che libera il desiderio, nell’illusione di un presente appena assaporato che è già però alle spalle. Le musiche di Paolo Damiani accompagnano e suggeriscono i percorsi di questo viaggio attraverso l’enigma dell’umana tensione all’inattuabile; i movimenti di Giorgio Rossi, mai illustrativi, traducono l’indicibile in una poesia enunciata dal corpo.
Lolita è la storia di un amore impossibile, che travolge colui che la vive e lo trasforma nel contrario di se stesso, «un libro che andrebbe consigliato contro il moralismo ipocrita e il turismo sessuale esotico, casalingo, cibernetico», dice Benni, «un libro che non chiede né assoluzioni né terapie, ma solo di essere letto con verità».
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ideazione Stefano Benni
musiche originali Paolo Damiani
movimenti narranti Giorgio Rossi
scene e disegno luci Michelangelo Campanale
ingegnere del suono Fabio Vignaroli
costumi Beatrice Giannini
assistente ai costumi Veronica Lopez
documentazione video Andrea Baldasarri
in scena
Stefano Benni voce recitante
Giorgio Rossi‚ Aline Nari‚ Silvia Bugno‚ Maristella Tanzi
Paolo Damiani contrabbasso
Achille Succi alto sax‚ clarinetti
Alessandro Gwis tastiere‚ pianoforte
prodotto da RomaEuropa Festival‚ Roccella Jonica Festival‚ Sosta Palmizi