Olimpia Fortuni
Fine (2024)
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concept e danza Olimpia Fortuni
sound Katatonic Silentio
con il contributo umano e artistico di Milena Costanzo e Raffaella Giordano
apporto drammaturgico Cinzia Sità
assistente di scena Elisa Spina
direzione tecnica Silvia Laureti
produzione Ass. Sosta Palmizi
coproduzione Teatro delle Moire/Danae Festival, Fabbrica Europa
con il sostegno residenziale di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, Olinda/TeatroLaCucina, Danza Urbana – Rete h(abita)t/Sementerie Artistiche
Ringraziamenti a Corinna Ciulli per le pratiche sciamaniche e a Pieradolfo Ciulli per l’assistenza video durante il processo creativo.
“Fine” è l’ultimo capitolo che chiude la trilogia dell’artista Olimpia Fortuni, a seguito di SoggettosenzaTitolo (2016) e DO ANIMALS GO TO HEAVEN? (2018). L’opera, concepita in Islanda nel 2020, fonde movimento, video, suono e voce in una coinvolgente esplorazione multidisciplinare di 50 minuti, dove il lavoro indaga il concetto di Fine attraverso un’intima riflessione sull’Origine, simboleggiata dalla Madre spirituale, artistica e naturale. Al centro dell’opera una performance rituale che invita il pubblico a intraprendere un viaggio riflessivo sulla natura dell’esistenza, dell’identità e sul rapporto tra l’essere umano e la natura. Il lavoro utilizza la danza come mezzo per esplorare queste profonde questioni, creando uno spazio in cui movimento, azione e voce si fondono armoniosamente. Attraverso il movimento, l’artista incarna la natura ciclica della vita, della distruzione e della rinascita, attingendo a simboli universali del femminile.
La Pachamama, la Dea Madre Andina della Terra, invita l’artista a evocare questa figura come una rappresentazione simbolica dell’unità tra l’umanità e la natura dove la performance diventa un rituale di gratitudine e congedo dalla Terra e dalle sue madri artistiche: Milena Costanzo e Raffaella Giordano. La performance è arricchita dalla manipolazione attiva di due video proiettori che con le loro immagini sono archivio e testimoni del viaggio. Il primo è agito dalla performer in tempo reale sulla scena, mentre il secondo è diretto dalla postazione tecnica, creando un’esperienza visiva dinamica e stratificata. La musica dal vivo, creata da Katatonic Silentio, gioca su un ulteriore livello. Nato da un archivio di registrazione accumulate da Olimpia Fortuni, il suono si integra nella performance come un elemento vitale che arricchisce l’impatto emozionale e sensoriale. La musica, combinata con la danza e i video, crea un’esperienza multisensoriale che si fa interconnessione di tutti gli elementi.
“Fine” è una performance che fonde fisicità, suono e immagini per esplorare il tema dell’esistenza e della sua trasformazione, attraverso un approccio profondamente personale e rituale, che invita il pubblico a sperimentare sia la bellezza che la complessità degli orrori del mondo, l’erosione culturale e la fragilità dell’ambiente naturale.
Note di regia
Fine è l’ultimo capitolo di una trilogia sviluppatasi con la realizzazione di altri due precedenti lavori: SoggettosenzaTitolo (2016), DO ANIMALS GO TO HEAVEN? (2018) e Fine (2024).
Fine è la traccia di una linea invisibile su cui, ad un certo punto del viaggio, si è posato lo sguardo per questa creazione risvegliando la domanda di me bambina: “come si fa a creare uno spettacolo bello quanto la Natura?” E proprio i miei errare nei luoghi dove la natura è maestosa e mostruosa, tra Namibia, Ecuador, Islanda e anche l’incontro con diverse pratiche sciamaniche, hanno allenato il mio sguardo in cerca di quel segreto. Un tema caro, che ripercorre la mia traiettoria artistica, perseverando in questa ricerca sull’osservazione della relazione tra l’uomo e la Natura, una natura Madre che comprende ogni cosa, un’entità che abbraccia tutti gli esseri viventi e li rende parte di un unico immenso ingranaggio cosmico, di un piano universale che comprende tutto ciò che è stato creato.
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Trailer
concept e danza Olimpia Fortuni
sound Katatonic Silentio
con il contributo umano e artistico di Milena Costanzo e Raffaella Giordano
apporto drammaturgico Cinzia Sità
assistente di scena Elisa Spina
direzione tecnica Silvia Laureti
produzione Ass. Sosta Palmizi
coproduzione Teatro delle Moire/Danae Festival, Fabbrica Europa
con il sostegno residenziale di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, Olinda/TeatroLaCucina, Danza Urbana – Rete h(abita)t/Sementerie Artistiche
Ringraziamenti a Corinna Ciulli per le pratiche sciamaniche e a Pieradolfo Ciulli per l’assistenza video durante il processo creativo.
Press
> FINE – Stefano Tomassini, Teatro&Critica/ Cordelia – 28.10.2024
> Cristiani, Fortuni, Bersani, Piton: la poetica dei corpi in chiusura di Danae 24 – Vincenzo Sardelli, Mario Bianchi, Krapp’s Last Post – 7.11.2024
Date
- 24 Ottobre 2024 - 20:00 /21:00 @ Danae Festival, Teatro Out Off, Milano (MI)
- 3 Ottobre 2024 - 21:00 /22:00 @ Fabbrica Europa Festival, PARC Performing Arts Research Centre, Firenze