Un solo intimo ed evocativo. Con My body solo la coreografa e danzatrice Stefania Tansini continua il suo percorso di ricerca sul corpo e sul movimento, in una forma di espressione autentica e in un contatto profondo con l’altro. Il lato vulnerabile dell’individuo viene esposto con generosità, attraverso un’accettazione della propria precarietà̀. In uno spazio metà nero e metà oro, un suono accoglie l’ingresso del pubblico e tre luci ne guidano l’incontro con il movimento, il respiro e la voce della danzatrice.
Poiché l’individuo non è solo un essere singolo e separato, ma per la sua stessa esistenza presuppone una relazione collettiva, se ne deduce che il processo di individuazione deve portare a relazioni collettive più intense e più ampie e non all’isolamento.
Carl Jung