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Giorgio Rossi
Il senso del tempo
Laboratorio di danza poetica del movimento
Spazio/tempo/mozione/ritmo/forma, sono principi fondamentali affinché esista la vita ed è là che i nostri sensi possono navigarci dentro in molteplici e infinite modalità. Questo facciamo nel quotidiano.
Organizzare, controllare, ascoltare tutto ciò insieme a delle tracce sull’essere danzante che provengono da figure come Isadora Duncan, Alvin Nikolais, Carolyn Carlson, Pina Bausch e tanti maestri che in vario modo hanno insufflato in Giorgio Rossi lo spirito creativo della danza.
Il laboratorio, della durata di 5 giorni, tocca una delle condizioni fondamentali dell’esistenza e, di conseguenza, della danza: il tempo, tema infinito come il suo scorrere. Tutto conosce il tempo, perché senza di lui niente esisterebbe come noi lo percepiamo. Attraverso il tempo facciamo esperienza della vita e ci veicoliamo nello spazio.
Il poeta Thomas S. Eliot ne ha tratto ispirazione per definire la musica degli ultimi quartetti di Beethoven:
Tempo presente e tempo passato
sono forse entrambi presenti nel tempo futuro
e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato.
Se tutto il tempo è eternamente presente
tutto il tempo è irredimibile,
o diciamo che la fine precede il principio.
E la fine e il principio sono sempre lì,
prima del principio e dopo la fine
e tutto è sempre ora.
Beethoven – String Quartet 14,
Op.131
Il tema del tempo ha infinite declinazioni che partono dall’astrazione per passare attraverso la narrazione, l’evocazione, l’indefinito e il semplice stare in un ascolto delicato ed espressivo. Per quel che mi riguarda il tempo passa sempre attraverso il corpo diventando danza.
Alcune note metodologiche, partendo dal senso del tempo
CON LA LEGGEREZZA DELL’ESSERE E L’AUTO IRONIA GIOCARE CON IL MOVIMENTO E LO SPAZIO
Il progetto architettonico dell’orologiaio è rigoroso, virtuoso, mira a risultati precisi. Altra tendenza, quella del giardiniere: crea le condizioni, prepara il terreno, getta semi per una fioritura che spesso ha direzioni imprevedibili. Giorgio Rossi, quando insegna l’arte poetica del movimento, crede nella relazione con il proprio corpo che danza, e di conseguenza si sente più vicino al giardiniere, senza dimenticare l’orologiaio per la sua razionalità e progettualità. In fondo il danzatore come il musicista deve unire il lato immaginativo al lato matematico.
Se la danza classica, la ginnastica artistica mirano alla costruzione di un corpo codificato, operano trasformazioni precise e strutturate, ciò che tenta di costruire Giorgio Rossi è la capacità di un percorso sensoriale, sensuale e sensato a partire dal quale il corpo possa destinarsi in sequenze di movimenti rispondenti al essere e al momento, in cui si compie l’attuarsi della danza.
“La danza è tutto ciò che riguarda l’uomo, ivi compresa la voce”, diceva il coreografo e teorico Rudolf Von Laban. Giorgio Rossi parte da quest’idea, cerca di sollecitare la memoria tattile, uditiva, olfattiva, visiva ed evocativa dei suoi allievi, li interroga sul ricordo dei sapori, sui loro primissimi ricordi… Pone loro domande più che affermare, poi li invita all’ascolto. Crede che la cosa più importante da insegnare sia la capacità di improvvisare nell’ascolto, profondo, di quel che sta attorno e da lì costruire la propria opera, come in realtà hanno sempre fatto gli artisti di tutte le diverse discipline dell’arte anche quando hanno portato a delle forme più rigide e precise; artisti come Bach, Mozart, nella musica, Balanchine e Bejart nella danza e, a sua opinione, praticamente tutti. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, ma quando invita a entrare nell’energia del movimento per esempio della foglia al vento, del fiume o della farfalla…, lo invita a confrontarsi con il suo ricordo sensuale a riprodurre energia e ritmo sentiti nel contatto con quel che sta cercando di evocare.
INFO:
Dove > Fratta S. Caterina, Cortona (Ar)
Orari > dalle 10 alle 17 con pausa pranzo
Partecipanti > massimo 12 persone
Costo > 160 €
Iscrizioni aperte
Partecipazione possibile solo dietro presentazione di esito negativo da tampone antigenico naso-faringeo rapido eseguito entro 48h dall’inizio del seminario o dietro presentazione del certificato vaccinale.
È richiesto l’arrivo la sera prima e preferibilmente una macchina a disposizione.
Contattare Flavia Marini per info organizzative, costi e modalità di iscrizione:
Flavia Marini 347 8851126 | formazione@sostapalmizi.it