La danza che muove/ Masterclass con Michele Abbondanza > L’essere scenico
Nell’ambito della programmazione LA DANZA CHE MUOVE le masterclass gratuite sono momenti dedicati alla formazione e rivolti a tutta la cittadinanza; pomeriggi di sperimentazione diretta e di approfondimento del processo creativo per sensibilizzare il proprio sguardo ricettivo verso l’arte del movimento.
Masterclass con MICHELE ABBONDANZA | L’ESSERE SCENICO
E se il corpo non opera in pieno quanto l’anima?
Chè se il corpo non è l’anima, che cos’è dunque l’anima?
(W. Whitman)
Insegnare; far passare dei segni. Da corpo a corpo. Alla maniera dell’arte: tendenziosamente. Un modo di fare scuola strettamente legato al palcoscenico, inteso come luogo di azioni e di sentimenti, nel tentativo di un sentire alto e altro. Un ritorno costante agli aspetti tecnici, improvvisativi e compositivi della danza, al di là di ogni codice e abitudine. In agguato a tutte le potenzialità espressive sceniche, con attenzione particolare all’azione fisica (forma) come contorno presumibile dell’anima e quindi come possibilità più diretta e coerente di fare teatro.
La partecipazione alla masterclass prevede la presenza gradita allo spettacolo LE FUMATRICI DI PECORE della Compagnia Abbondanza Bertoni in scena domenica 1 dicembre alle 17.00 al Teatro Mecenate di Arezzo, con la riduzione sul biglietto d’ingresso.
MASTERCLASS + SPETTACOLO 10€
Posti limitati > Info e prenotazioni: 0575 630678 | 393 9913550 |info@sostapalmizi.it
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno tracciato nel tempo un cammino che oggi li identifica come i maestri del teatro danza italiano, Michele Abbondanza nel 1985 è tra i fondatori del collettivo Sosta Palmizi; con la successiva Compagnia Abbondanza/Bertoni, nata dall’unione artistica con Bertoni, hanno esplorato le più diverse poetiche pur rimanendo sempre fedeli a un loro personalissimo e riconoscibile vocabolario coreografico e umano. Stanziali dal 2005 al Teatro alla Cartiera di Rovereto, Michele e Antonella muovono la loro danza dall’urgenza di dare forma a una visione, dando vita ai più svariati progetti, trasversali per età e partecipazione, creando per TV, cinema, Opera, Enti Lirici, occupandosi di pedagogia per adulti e bambini, attraverso seminari e formazione e sostenendo nuovi artisti. Non è una danza comoda, quella di Michele e Antonella, che cerchi il consenso incondizionato e il plauso del pubblico; è una danza che pone domande senza dare risposte, che smuove e fa vacillare senza offrire un sostegno, scalfendo in modo indelebile certezze e preconcetti per trasportare in un viaggio che avrà inevitabilmente esito incerto.