Sara Simeoni
Non trascuro (2008)
coreografia e interpretazione Sara Simeoni
video Stefano Maksan Di Martino
disegno luci Danila Blasi
musiche P. Zennaro‚ A.Celletti‚ Random – inc‚ Clogs‚ R. La Barbera‚ J.S.Brahms
durata 35 min.
co–produzione Sosta Palmizi ⁄ SenzaPiombo
con il sostegno del Centre Chorégraphique National Roubaix Nord − Pas de Calais
Non Trascuro è stato presentato il 24 e 25 aprile 2008 presso Le Garage
− Théatre de l’Oiseau Mouche − Roubaix
“Non Trascuro è un viaggio a ritroso −dentro me− fino a raggiungere una piccola cavità formatasi nel mio polmone sinistro. All’interno di questo “buchetto” mi sono denudata abbandonandomi al vuoto nero di quel luogo. Lasciandomi andare a quel silenzio. è proprio cedendo al silenzio che il corpo lentamente ha parlato. Parole che si sono trasformate in vibrazione e in canto‚ come‚ forse‚ quel canto di cui parla Etty Hillesum‚ quando‚ deportata dal lager di Westerborg per dirigersi ad Auschwitz‚ scrive “abbiamo lasciato il campo cantando.”
“Il primo video è il risultato di fotografie montate in sequenza. Fotografie‚ immagini ferme‚ che si prendono la briga di riprodurre un movimento‚ una donna che corre. Sono foto letteralmente strappate‚ frammenti a segnare il senso di precarietà. L’azione stessa della donna‚ correre lungo i binari del tram‚ crea un sottile spiazzamento. Uno spiazzamento‚ una frammentarietà che si ricompone nello sguardo della donna. Uno sguardo che trasforma la difficoltà‚ la malattia‚ nell’occasione per conoscere‚ conoscersi‚ toccarsi‚ amarsi‚ amare.
Nel secondo video vengono riprodotti dettagli delle radiografie di Sara al torace. Il formato superpanoramico‚ 16:9 estremo‚ obbliga a tagliare l’immagine completa‚ originale della rx. Frammenti che via via sfocano in immagini astratte‚ zone di luce e ombra. La malattia come qualcosa di più complesso‚ alchemico percorso di trasformazione.”
Stefano Maksan Di Martino
“La luce non è mai piena‚ integra‚ unitaria ma è tagliata e frammentata‚ come lo sono le emozioni della sua protagonista. Spesso è una luce doppia‚ come duplice è la sua tendenza ad abbandonarsi alla malattia‚ al danno‚ oppure a prendersi cura di se‚ a non lasciarsi andare. E alla fine due sono i corridoi di luce: uno porta indietro verso la rinuncia‚ l’altro porta avanti verso la consapevolezza. E poi ci sono i riflessi‚ quelle piccole increspature di luce che a volte fanno vedere quei piccoli frammenti di vita che altrimenti rimarrebbero bui.”
Danila Blasi
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coreografia e interpretazione Sara Simeoni
video Stefano Maksan Di Martino
disegno luci Danila Blasi
musiche P. Zennaro‚ A.Celletti‚ Random – inc‚ Clogs‚ R. La Barbera‚ J.S.Brahms
durata 35 min.
co–produzione Sosta Palmizi ⁄ SenzaPiombo
con il sostegno del Centre Chorégraphique National Roubaix Nord − Pas de Calais